
Imenoplastica
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L’imenoplastica è l’intervento di ricostruzione dell’imene, ovvero di quella membrana situata nel terzo caudale della cavità vaginale che rimane integra fino al momento in cui viene lacerata durante il primo rapporto sessuale ed è per questo motivo viene considerato “prova” di verginità in molte culture.
In realtà l’imene può lacerarsi in molti modi, ad esempio con la masturbazione, con l’utilizzo di assorbenti interni o per precedenti visite ginecologiche. Oppure, semplicemente, essere già naturalmente lacerato dalla nascita in quanto la forma e lo spessore di questa membrana sono estremamente variabili.
L’imenoplastica quindi non è un intervento propriamente “estetico” e non è nemmeno un intervento “funzionale” in quanto non produce un miglioramento delle funzioni sessuali. L’imenoplastica è un intervento che produce i suoi effetti nella sfera più intima, personale nonché sociale della paziente. Generalmente viene eseguito in pazienti che necessitano o semplicemente hanno il piacere, di comprovare la propria verginità per questioni sociali, personali o culturali, spesso in previsione di un matrimonio.
L’intervento si esegue in regime di chirurgia ambulatoriale. L’anestesia può essere tranquillamente locale e consiste nella riparazione della membrana a partire dai tessuti imenali residui. In caso di assenza congenita di imene si può effettuare una confezione ex novo della struttura utilizzando lembi mucosi della parete vaginale.
Il paziente viene dimesso immediatamente dopo l’intervento e dovrà astenersi dai rapporti sessuali per almeno 4 settimane dopo l’intervento. L’attività lavorativa potrà essere ripresa dopo circa 3 giorni dall’intervento.
Interventi di chirurgia genitale femminile
